Insegnante, pittore e scultore

Poi per 10 anni ho insegnato pittura, disegno e anatomia all'Accademia di Disegno di Molenbeek St.Jean di Bruxelles e all'Accademia Reale di Belle Arti di Mons. E' stata un'esperienza che mi ha molto arricchito.
Attualmente mi dedico esclusivamente alla pittura e alla scultura. Oltre alle composizioni, ho al mio attivo numerosi ritratti di personaggi celebri, come Maurice Béjart. Juliette Gréco, Julos Beaucarne, José Van Dam ecc.  La Camera dei Deputati, la Corte dei Conti e la Scuola Reale Militare mi hanno affidato importanti commesse ufficiali.

(Estratto dal libro "…per un sacco di carbone" di Maria Laura Franciosi, Acli, 1996).

Biografia

Calisto Peretti è nato nel 1937 a Saint-Ghislain nei pressi del Borinage. E' figlio di un minatore venuto a stabilirsi in Belgio negli anni 1930 per fuggire dall'Italia fascista. Non ha conosciuto suo padre, ucciso sei mesi dopo la sua nascita da una tubercolosi contratta nel fondo della miniera, lasciando la moglie e 3 bambini nella miseria. All'epoca non esistevano aiuti per le vedove e gli orfani e la madre fu costretta a lavorare nella lampisteria della miniera di Tertre.

La mancanza del padre segnerà tutta la sua giovinezza. Solo il disegno sarà per lui un rifugio per le sue angosce. Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Mons, dove aveva scelto il corso di pubblicità perché quello di pittura era troppo costoso, sentimentalmente vuole seguire le orme di suo padre. Chiede allora di scendere in miniera come turista ma questo era stato vietato dopo la catastrofe del Bois du Cazier che aveva scosso il paese pochi mesi prima. Viene allora assunto, all'eta' di 19 anni, come operaio cronometrista nella miniera dell'Hainaut a Tertre dove suo padre aveva scavato i pozzi di estrazione di quella miniera che cominciò a diventare operativa nel 1937, l'anno della nascita di Calisto Peretti e della morte di suo padre. Nella pausa "pasto" Calisto Peretti non mangia ma ritrae i suoi compagni di lavoro e fa schizzi di immagini del fondo della miniera. E' lontano le mille miglia dal pensare che 50 anni dopo uno di questi suoi schizzi sarebbe stato ripreso dalla Posta del Belgio per diventare il francobollo commemorativo del 50.mo anniversario della tragedia di Marcinelle.
Vedendo i suoi disegni, Hector Flamme, capo dei servizi di sicurezza della miniera, pioniere coraggioso della prevenzione degli infortuni sul lavoro, gli propone di creare dei manifesti per la prevenzione degli infortuni nel bacino minerario.
Da allora, fedele all'impegno di raccontare la vita dei minatori di fronte ai tanti pericoli del lavoro in miniera, Peretti creerà più di cento disegni per le miniere dell'Hainaut. Con un salario che gli permette di superare la fase di assoluta miseria della sua vita, Calisto Peretti potrà finalmente cominciare a dipingere.
La creazione dei manifesti di prevenzione degli incidenti caratteristici del lavoro in miniera è, a quanto se ne sa, l'unica esperienza di questa ampiezza realizzata nei bacini minerari belgi e forse anche di altri paesi.
I disegni erano realizzati su carta e in un unico esemplare. Alla chiusura della miniera, nel 1971, questi documenti di valore storico incontestabile sono purtroppo spariti. Alcuni esemplari sono stati venduti in mercatini del Nord della Francia. Fortunatamente l'ingegnere della miniera Eric Delbrouck aveva fotografato una parte dei manifesti. Senza questa preziosa testimonianza non ce ne sarebbe stata più alcuna traccia.

Il percorso artistico

Viaggio di studi in Polonia nel 1960 dove partecipa ad incontri con i sindacati e con i prestigiosi grafici polacchi sul tema dell'impatto e dell'efficacio del manifesto di prevenzione degli infortuni sul lavoro come opera d'arte.
Rispondendo a una offerta di lavoro pubblicata sul Moniteur Belge, Calisto Peretti sarà nominato professore di disegno e di pittura all'Accademia di Molenbeek St Jean dal 1971 al 1976 e in seguito insegnerà dal 1977 al 1987 prospettiva e anatomia alla Scuola Superiore Statale di Arti Plastiche e Visive (ESAPV) di Mons.

Ha ottenuto vari premi nazionali e internazionali:
Vincitore del concorso internazionale di manifesti di prevenzione degli infortuni sul lavoro a Lisbona nel 1968
Premi di pittura:
Primo Premio al Seminario delle Arti di Enghien (1969); Premio Louis Empain (1971); Premio dell'Accademia Reale di Scienze, Lettere e Belle Arti del Belgio (1973); Premio della Fondation Deglumes (1974).

Calisto Peretti entra nel gruppo MAKA nel 1973, poi è uno dei fondatori del gruppo "Art Cru"  con Christian Leroy e Yvon Van Dycke nel 1977 e cofondatore e presidente del gruppo "Figuration Critique" con Daniel Pelletti e Rudy Vandilborg nel 1990.
In questo ambito ha partecipato con il suo gruppo ai saloni annuali organizzati al Grand Palais di Parigi dal gruppo francese "Figuration Critique" i cui fondatori (Mirabelle Dors e Maurice Rapin) sono stati i colleghi maggiormente legati a André Breton (secondo periodo surrealista del dopoguerra).
In questo movimento di difesa dell'arte figurativa. "Figuration critique Belgique" ha partecipato a quasi tutte le esposizioni (Mosca, Leningrado, Copenaghen, Maubeuge, Amburgo, Biattitz, Seoul ecc).
Nel 1992 il gruppo belga ha organizzato al Museo delle Belle Arti di Mons una grande mostra in omaggio della coppia Dors-Rapin.

Calisto Peretti conta al suo attivo numerose esposizioni personali e collettive in Belgio e all'estero.
Nel 1980 è stato per esempio invitato attraverso il Ministero degli Esteri a esporre le sue opere alla Galleria "ADY"  di San Francisco nell'ambito dell'iniziativa Belgium Today, e in occasione del trimestre belga di presidenza dell'Unione europea è stato anche invitato dal Centro Europeo di Ricerca di Ispra a esporre le sue tele, i suoi manifesti e  disegni della miniera  al Palazzo Comunale di Taino (Lago Maggiore).
Calisto Peretti è anche l'autore di francobolli con le immagini della Regina Elisabetta per i 50 anni del Concorso Musicale Internazionale che prende il nome dalla regina dei Belgi, di Marguerite Yourcenar, di Albert Aygesparse e di Maurice Grevisse e ovviamente il francobollo commemorativo per i 50 anni della catastrofe del Bois du Cazier.
Calisto Peretti è presente nelle collezioni della Provincia di Hainaut e di molte città come Mons, Charleroi, La Louvière, Soignies, St Ghislain e Le Quesnoy (F) e in numerose collezioni private.
E' anche presente al Museo Nazionale del Manifesto di Varsavia e al Museo del Manifesto della Casa della Cultura della Regione di Mons.

Con il suo carattere da lottatore, Calisto Peretti si è sempre opposto al dogmatismo paralizzante dei pontefici della censura che, a dispetto di ogni pragmatismo, sottovalutavano le capacità di comprensione degli operai. Nei confronti di questi pregiudizi umilianti, egli vuole creare immagini forti sostenute da un linguaggio plastico concepito in un'etica di rispetto nei confronti del mondo del lavoro. 

Bibliografia

- Calisto PERETTI (Ed. Lichtert, 1973),
- Un Siècle de Peinture Wallonne, Paul CASO (Ed. Rossel, 1984),
- Histoire de la Peinture belge, Jo GERARD (Ed. Collet, 1984),
- Les signes du temps et l'Art moderne, René HUYGHE  de l'Académie française (Ed. Flammarion, 1985),
- Qui est qui en Belgique francophone, Rik DECAN  (Ed. BRD, 1985),
- Who's Who in Europe (Ed. Database, 1987),
- Histoire de la Pudeur, Jean-Claude BOLOGNE (Ed. Olivier Orban, 1987),
- Charbonnages de Wallonie, René DEJOLLIER (Ed. Erasme, 1988) ,
- Cinquante Artistes de Belgique, Anita NARDON (Ed. Logo 1989),
- Dictionnaire des peintres belges du 14ème siècle à nos jours (Ed. La Renaissance du Livre, 1994),
- … per un sacco di carbone, Maria Laura FRANCIOSI (Ed. Acli Belgio, 1996),
- Nos Lettres (Ed. Association des Ecrivains belges de langue française, 2001),
- Xxe Siècle, l'Art en Wallonie, Serge GOYENS de HEUSCH (Ed. La Renaissance du Livre, 2001),
- Marguerite YOURCENAR et la Belgique, André TOURNEUX (Ed. Bibliothèque Royale de Belgique, 2003),
- La Nouvelle Biographie nationale (Ed. Académie des Sciences des Lettres et des Beaux-Arts de Belgique, 2003),
- Le livre philatélique belge (Ed. La Renaissance du Livre, 2001 et 2003)